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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679339
Praga, Emilio 31 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

camino, quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La mia vanità di romanziere ne sarebbe più che solleticata, Ma io e voi siamo

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spazio la parola di Dio. - Come i falò che dovevano ad Argo annunziare il ritorno di Agamenone, - dissi, e tosto arrossii della profana allusione. Il

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volti, poichè il dottore soggiunse con maggior calore: - È strano; ma è così. Vorrei trasfondere in voi la metà della convinzione profonda che il racconto

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ripresa della lettura interrotta, in compagnia di un gran calamaio di piombo da cui aveva l'aria di spiccare il volo una coppia di penne d'oca

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cameretta, la più a buon mercato che potè trovare nel labirinto di Londra; contò il poco peculio rimastogli dal naufragio della sua fortuna, e, fatto

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Durante la benedizione uscii a passeggiare sul sagrato deserto; la porta della chiesa spalancata sugli arpioni, lasciava vedere l'altar maggiore

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, eruttavano il loro rantolo singhiozzoso; i passeri cominciavano a pispigliare; si udiva il risveglio della luce nel fruscio sommesso delle foglie. In

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diceva di me. Mi disponevo ad andarmene, quando mi accorsi che qualcuno mi spiava dalla porta socchiusa della bottega. Era il signor Bazzetta il quale

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nodosi, avvolti completamente, come da un abito di festa, nei fiorellini color rosa e color pavonazzo del rhododendron e della glicina. Non saprei se

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che a monosillabi, mi sedette vicino e, pur ripetendomi le sue scuse per la grettezza della cena, mi guardava con quell'occhio interrogativo, sebbene

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egli stesso che compariva dalla cucina con un piatto fumante che poneva davanti al secondo prete, il quale stava a capo della tavola dirimpetto al

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di castagni piantati all'infuori, a distanza ineguali. Salii verso la chiesa, da cui uscivano, miste al brontolìo della folla accalcata che giungeva

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care pendici; non mi accompagnava più il buono, il baldo angelo della speranza, ma il mesto rapsode del ricordo e del rammarico mi spingeva

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pareva fatto apposta per impedire le cordiali confidenze. Nella solitudine della cascata, i nostri discorsi erano molto più intimi. Si parlava di molte

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più innanzi della punta del naso! E che punta e che naso! Lunga, lunga e scialba del colore dei ceri da funerale; le mancavano due lettere

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all'ora del desinare, e a mezzanotte, vale a dire all'ora del coricarsi. Il resto della giornata lo passava girando da un pascolo all'altro, da

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da un ventilabro invisibile. Aveva piovuto certo buona parte della notte; ogni foglia, ogni virgulto era una conca piena di goccie che ad una ad una

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mi legava a quei luoghi. Le poche settimane colà passate rappresentavano per me un lungo e notevole periodo della mia vita. Un villaggio è spesso un

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gran signore, il marchese di Morzate, - stava a Milano e aveva qualche possesso vicino a Castelletto. «Si fermò cogli altri e al fine della sonata si

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non presi un granchio, - che dal suo primo piano, egli aveva udito in parte se non in tutto la conversazione della cucina. Don Luigi mi stese la mano

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ostina a risuscitare ogni giorno a dispetto del buon gusto e della letteratura collet-montant. Scendevo così lentamente lungo le rive dello Strona

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di là della Strema, mettesse direttamente senza passar in paese alla frazione di Fontanile, le cui case si vedevano in fondo accovacciate in una piega

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, pareva volesse lasciarsi andar giù dallo sconforto. Fermo sul limitare della porta coll'aria corrucciata di un pedagogo o di un aguzzino aspettava

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della povera Gina; non sanno che la sia morta; ci penserà Don Luigi - intanto il pranzo è preparato .... Resti servito .... - Come sta il signor curato

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infilzato a un bastoncino, esclamò, con quel timbro di voce proprio dei lavoratori della montagna: - Una calza! e poi si lagnano della povertà, e poi

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della natura si animavano al contatto delle sue ali per parlar meco di arte e di gloria. Quel giorno la conversazione era cominciata al primo nascere

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sommessa. Giunsi col cuor stretto alla porta della cucina, e vidi il farmacista che, curvo sui fornelli, soffiava nel fuoco, disfacendo nel tempo stesso

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che dal crepito della lampada ad olio. Ma Beppe si alzò di repente, e, piantatosi fra me e il campanaro, prese un atteggiamento che ci fece paura; un

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trionfante della madre di cui vi prendete nelle braccia e accarezzate, ammirando, il bambino; per poco ella si ristà dal fare altrettanto con voi. Per me, se

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. È impossibile dimorare per poco in un villaggio senza dividerne tutte le minuscole curiosità. Il rappresentante della giustizia col suo cancelliere

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quattro, che la terra della carbonaia era del Comune e deve ritornare al Comune. Ci dò un'occhiata ancora, mentre voi pranzate e in quattro salti sono

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